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sabato 1 dicembre 2012

Antropologia in sette parole chiave



Vincenzo Matera, Antropologia in sette parole chiave, Palermo, Sellerio, 2006, 177 pp., ISBN 88-389-2124-5.

Cos’è questa scienza misteriosa che da sempre ha portato l’uomo a studiare sè stesso sotto molteplici punti di vista? Quali sono i suoi punti cardine? Quali sono i principi che ne regolano il funzionamento?
L’autore, Vincenzo Matera, docente di Antropologia culturale nella Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Milano-Bicocca, raccoglie in questo volume una serie di saggi che danno la sua particolare visione su questa scienza; ogni saggio fa capo ad un termine di assoluta importanza, una parola chiave, nella complessa ed eterogenea composizione della materia antropologica: sette parole, sette saggi. Anzi, sette più uno: “Antropologia”.
Incompletezza: dopo aver analizzato velocemente alcune delle specie umane (Australopitecus, Erectus, Sapiens) mette in luce che deve essere la prospettiva che adotterà per comprendere tutte le varie sfaccettature psicologiche sociali e antropologiche dell’essere umano, ossia quella che riconosce l’uomo “come un animale difettoso dal punto di vista strettamente biologico”, e proprio per questo, che tende a svincolarsi dalla propria dimensione organica.
Cultura: intesa come caratteristica quasi obbligatoria dell’essere umano, che, a differenza degli altri animali, non è geneticamente programmato dalla nascita alla sopravvivenza, ma anzi sente l’esigenza di una cultura come elemento indispensabile per la salvaguardia della propria specie.
Comunicazione: ossia la capacità dell’essere umano di mettere in circolo, di far divulgare nella società, di aprire al sociale quella cultura, rimedio alla sua incapacità, alla sua «difettosità originaria».
Identità: concetto ampio e articolato, su cui verte da anni gran parte del dibattito antropologico, che coincide con la cristallizzazione, ambigua e temporanea, di punti di riferimento, di stereotipi, per l’azione e per l’interazione, e che è strettamente correlato con la nozione di diversità.
Campo, Intenzionalità, Interazione: sono tre termini che afferiscono alla sfera della ricerca scientifica dell’antropologo, che impone una “particolare prospettiva conoscitiva”, e che porta a una serie di problematiche critiche, una fra tutte quella che Matera chiama il «più altro degli altri».
Il testo è corredato di un’ampia Bibliografia (pp.157-173) e di un Indice dei nomi (pp.175-177) utilissimo per chi volesse o dovesse approfondire la sua ricerca.

Vincenzo Bagnera

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