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lunedì 5 ottobre 2015

La memoria di Elvira

La memoria di Elvira, Palermo, Sellerio, 2015, 288 pp., (La memoria, 1000) ISBN - 88-389-3343-X.

Un racconto a più voci sulla figura di Elvira Sellerio. Il millesimo titolo della collana La memoria è dedicato alla "grande signora dei libri", grazie al contributo degli autori che raccontano di lei in questo volume.
La memoria è la celeberrima collana, nata nel 1979 da una sollecitazione di Leonardo Sciascia, al cui successo ha certamente contribuito l'elegante veste grafica ideata dal fotografo Enzo Sellerio, ma che probabilmente vede nelle intuizioni di Elvira Sellerio il principale motivo di una fortuna che sembra non avere fine. È una collana che raccoglie nuove idee: i gialli, che non sono più letteratura minore ma qualcosa di raffinato; i classici del mondo antico valorizzati e riportati alla luce; i resoconti della Conquista spagnola; i romanzi della Russia degli anni Ottanta; i pamphlet che hanno la forza del romanzo; i memoires. Scelte mai ovvie, spesso controcorrente, lontane dalle mode, che spesso si sono anzi imposti come modelli. Non a caso il numero uno della collana è Dalla parte degli infedeli di Leonardo Sciascia, un titolo che è già esso stesso un programma. 
Questo libro, il millesimo titolo, La memoria di Elvira, è un omaggio a Elvira Sellerio e da lei ispirato, ma non è un libro su Elvira Sellerio. Si narra, invece, del rapporto della "mitica Signora" con i numerosi autori della casa editrice.
Camilleri, Gimenez-Bartlett e tutti gli altri raccontano - in verità con molto garbo - il loro incontro con Elvira. Il risultato è apprezzabile; la figura della Sellerio rimane sullo sfondo quasi come una presenza impalpabile ma sempre gradevole, sempre stimolante. La si vede mentre accende le sue Benson; si apprezza il luccichio dei suoi occhi, quando intuisce il capolavoro che altri ignorano. Eppure bisogna dire che chi vuole saperne di più sulla vicenda editoriale della Sellerio deve cercare altrove. Infatti, come scrive Maria Attanasio (scrittrice e poetessa siciliana) «sottrarmi soprattutto al teatro dell'io, che parlando dell'altro, non sa tacere di sé»; e ancora Francesco Recami, l’autore di L’errore di Platini e Il correttore di Bozze, candidamente confessa: «In questo piccolo ricordo di Elvira Giogianni, devo scusarmi, ma parlerò più di me che di lei. È un errore tipico da scrittore...».
Non cade in questo vizio Adriano Sofri che, nel suo intervento, è prodigo di notizie sulla vita di Elvira, la sua infanzia, i suoi gusti, il suo lavoro: «Ebbe un’infanzia assestata di libri...», «Ci sono libri che aveva avuto da bambina e da ragazza. Quelli perduti li aveva ricomprati nel corso degli anni, e ricostruiva le collane predilette. Soprattutto La Scala D’Oro della UTET». Forse è Camilleri a chiarire chi era Elvira Sellerio: «Dei grandi editori leggendari, Arnoldo Mondadori in testa, Elvira possedeva il fiuto... È assai difficile da spiegare cosa sia il fiuto. È un dono naturale, come quello dei rabdomanti che sentono l’acqua sottoterra. Le bastava sfogliare le prime pagine di un dattiloscritto per sentire la presenza di un autore autentico». Un libro tributo che a tratti rischia di scadere nella retorica, ma che comunque vale la pena di leggere.
Infine, una nota personale. Quando tanti anni fa comprai il mio primo libretto della collana La memoria non avrei mai pensato che questi libri con la copertina blu, chiamati anche "i fiori blu di Elvira", avrebbero riempito gli scaffali della mia libreria. A tutt'oggi ho un centinaio di volumi di questa splendida collana, tutti quelli scritti da Sciascia, Camilleri, Alicia Gimenez Bartlett, Marco Malvaldi, Santo Piazzese e così via, proprio a sottolineare la fortuna di questa collana tra i lettori.
Quando mi trovavo a passare da Via Siracusa, a Palermo, non potevo fare a meno di dare uno sguardo a quel portoncino con l'insegna "Edizione Sellerio". Mi sarebbe molto piaciuto conoscere i protagonisti di questo miracolo palermitano. Una casa editrice nata e sviluppatasi nella nostra città che si misura con i colossi dell'editoria italiana. Ecco perché mi è sembrato naturale acquistare e leggere immediatamente La memoria di Elvira.
La raccolta si compone degli scritti di Luisa Adorno, Maria Attanasio, Attilio Brilli, Antonino Buttitta, Andrea Camilleri, Vincenzo Campo, Luciano Canfora, Francesco M. Cataluccio, Remo Ceserani, Masolino d’Amico, Gianfranco Dioguardi, Daria Galateria, Alicia Giménez-Bartlett, Maria José de Lancastre, Alessandra Lavagnino, Salvatore Silvano Nigro, Santo Piazzese, Gianni Puglisi, Francesco Recami, Giuseppe Scaraffia, Adriano Sofri, Sergio Valzania, Piero Violante.


Vincenzo Accurso



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